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El espacio para mis consideraciones, ideas,
desahogos, pensamientos, evasiones y
reflexiones...a veces pienso y otras fru-flu.

jueves, 15 de diciembre de 2011

This fucking fog

Sofia, 15-12-11
Di nuovo a Sofia. Forse sarebbe valsa la pena rientrare oggi invece che ieri da Skopje, perchè alla fine c'era ancora un sacco da visitare in questa Makedonia d'altri tempi.
Sono contenta di essermi convinta ad andare, non è poi cosi pericolosa, bisogna solo fare un po' d'attenzione e non farsi mai ingannare dalle apparenze, nè buone nè cattive.
Maledetti pregiudizi  contro popoli sconosciuti, usanze poco comuni e lingue incomprensibili. Di tutta la gente che abbiamo conosciuto in Makedonia, nessuna ha cercato di ingannarci, quindi lo stronzo del tassista di domenica mattina se lo rivedo lo manderei a quel paese, ci sara lui tricky! Anzi, i macedoni si sono comportati tutti molto cortesemente, per non dire empatici. Ce ne è di gente in gamba nel mondo ed ovviamente anche in Makedonia!
Mi faccio solo rabbia quando non riesco a controllare il mio istinto o le mie paure.  Divento nervosa e mi angustio. Mi metto in un circolo di pensieri ed immagini che mi intrappolano in un'angoscia profonda, dovuta appunto ai pregiudizi che a volte, non volendo ed inconsciamente, ci costruiamo...o alle raccomandazioni che ci fanno coloro che si preoccupano per noi ma che spesso sanno poco e nulla su certi temi.
Ieri sera siamo rimaste in hotel, Irene poverina ha dovuto lavorare per il giornale. Mi piace viaggiare con lei perchè è piu temeraria di me ( e a volte 'sta cosa mi fa un po' rabbia, pero). Mi diverto con lei ed apprendo un sacco. È vero pero che a volte mi è mancata Marta ed il resto della ciurma. Forse con loro avrei riso di piu. Adoro letteralmente Irene, ma forse ha perso il suo lato piu infantile, piu bambino. Forse è questo, è meno bambina di quanto non lo siamo noi altre. Adoro scoppiare a ridere per delle semplici cazzate, l'essere spensierata ed il non farsi problemi sul da farsi, senza ansia nè fretta. Magari è vero quello che dicono di noi petardas, siamo troppo happy a volte!
Questa volta pero il viaggio del passaggio dalla frontiera della Makedonia alla Bulgaria me lo sono proprio goduto. Ovviamente non ho preso pasticche nè cose di questo genere, quindi sono state 6 ore sveglia. Ho potuto vedere il paesaggio, case,  montagne, kili di nebbia e grigio, macchine sgangherate e torrenti montagnosi. Ho fatto amicizia con l'autista, un uomo sui 30-40 anni macedone e troppo buono. Era bello alto, un armadio ma come ha giustamente detto Irene è "un cucciolone", il tipico burbero che, per l'aspetto fisico da macigno, sembra un cattivone ma che poi invece è un pezzo di pane. Quindi non solo ha cercato di attaccare conversazione non si sa in che lingua (non parlava una minchia di inglese ed io non parlo una parola   di macedone), ma mi ha pure invitata a sedermi accanto a lui come co-piloto per tutto il viaggio, permettendomi quindi di vedere meglio il paesaggio ed ovviamente scattare fotografie a non finire.
Alla frontiera non ci hanno fatto storie, ma ci abbiamo messo una cifra di tempo. Durante il viaggio ho pure sognato ad occhi aperti....di nuovo certi occhi che non  mi lasciano in pace manco nei Balcani! E che cavolo!
Comunque questo viaggio ci voleva proprio, a parte il freddo e la nebbia che stiamo prendendo (davvero troppa), avevo bisogno di mettere a fuoco certe cose e capire che devo continuare a lavorare su certi punti del mio carattere che continua a provocarmi degli squilibri emotivi non indifferenti....per non parlare poi della faccia che ho fatto questa mattina quando mi sono resa conto che ieri eravamo a 15Km dal Kosovo e che Skopje ha i principali passi fronterizi verso Pristina e Prizen, rispettivamente a 25Km e 40 Km. A Irene l'ammazzo prima o poi!

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