Descripción

El espacio para mis consideraciones, ideas,
desahogos, pensamientos, evasiones y
reflexiones...a veces pienso y otras fru-flu.

viernes, 28 de diciembre de 2012

Huellas en la nada

...non riesci a respirare, provi a trattenere l'aria ma ti senti asfisiata, vedi appannato perchè non riesci a controllare le lacrime che scendono piene di sale sulle gancie, lo sguardo  che è perso e vaga da un lato all'altro del salone...
Ti senti piccola, minuscola formica schiacciata dal peso dell'aria e ti disperi perchè non riesci a capirti. Ti maledici perchè non riesci a conoscerti e parlare con te stessa, per chiarire cosa c'è che non va, che direzione prendere, per non ripetere gli stessi errori e smetterla di alternarli a dei nuovi...
Un taglio di capelli sbagliato, una permanente afro che non sai neppure come domare, un appartamento visitato che però è stato appena affittato da altri ed una notizia bomba che non sai come digerire. Ci provi a mandarla giù, ma è come se la bocca fosse un triangolo e la notizia un cerchio. La spingi giù ma non riesci a farla entrare, non puoi inghiottirla anche se lo desideri disperatamente.
Continua quell'invasione che non sai come combattere o come vincere, continua quell'immersione che non sai come controllare...non riesci ad emergere...non riesci a sopravvivere a quell'antidoto che forse è peggio dell' addizione...
Vorresti essere felice, condividere quella gioia che in altre occasioni faresti tua ma che questa volta fa nascere dentro di te un'emozione brutta e che ti spaventa.
L'invidia per due esseri che probabilmente si sono incontrati grazie a te, due essenze spledite che scorrono nelle tue vene come i loro sorrisi ...
Ma quell'allegria non c'è, al contrario. Sei confusa e non capisci il perchè. Durante tutta la tua vita lo hai avuto accanto, presente, amichevole, sincero e disinteressato. Non lo hai mai visto con certi occhi, ad eccezione di una volta, alla fermata del tram e ne sei rimasta sconvolta.
Perchè ora non riesci a far cedere quella corda verso chi veramente ha saputo arrivargli dentro?
Mi maledico. Maledico questo senso di invidia, di solitudine, di vuoto, di superficialità, di egoismo e di malinconia.

miércoles, 26 de diciembre de 2012

Quattro bastoncini di pesce

Quando non sai cosa succede, quando ti chiedi se veramente sei riuscita a conoscerti un po' di più o semplicemente a sopportarti un po' di più...
Cosa accade quando non si riesce a stare soli un pomeriggio a casa, quando l'ansia per sentire la voce altrui è troppa e quindi alzi il telefono e chiami, senza sapere bene chi, dipendendo se qualcuno dall'altro lato del telefono risponderà oppure no...
Quando ti guardi allo specchio e finalmente cedi e ti ascolti perchè l'altra mente te lo chiedeva da mesi forse...guardarsi negli occhi per guardarsi dentro, osservare quel precipizio interno che a volte smette di fare paura e sembra essere sorprendentemente rivelatore.
Basta una valigia disfatta e la fiamma di qualche candela accesa quì e lì...quattro bastoncini Findus per cena ed un tappeto nero, caldo e soffice sotto al sedere, un cartonico rosa con disegnato sù un cuore enorme che questa volta sarà appeso per aprirsi e mostrare quanto la musica possa entrarci dentro...
A volte il cuore si da, si cede, si stritola o si annulla...altre volte lo si scopre ancora vivo e palpitante, sotto un maglione di lana che sembrava aver nascosto a proposito quel cumulo di carne cruda e calda...da solo riesce a farti ricordare che è ancora là, sotto il petto e le costole, che riesce ad emozionarsi con certe lettere che sembrano riemergere da una vita passata, che senza volere è ancora timidamente presente tra le viscere e il sangue. Il cuore che riesce a tranquillizarti con niente, se davvero lo ascolti...che riesce a offendersi se sbaglia di traiettoria o di bersaglio. Il cuore, che troppo spesso viene fatto tacere perchè fa troppa paura farlo esprimere ed ascoltarlo ci manda in tilt.



martes, 11 de diciembre de 2012

¿Qué te duele?

Irresistibile è la voglia di scrivere qualche linea, semplicemente tirare fuori qualcosa che si è bloccato nello sterno, nello stomaco. Settimane di opaca serenità alternata a picchi di allegria energetica, sarà stata portata dal forte vento che soffia da tempo sul'isola.
Voleva che appuntassi quanto pensato, quanto sognato e vissuto dall'ultima seduta. Ma niente. Forse la mano, forse la penna...forse la testa...tutto bloccato, inconsciamente o forse no. Perchè? La risposta non mi interessa. Che è ancora peggio.
La seduta più strana fino ad oggi. Mi ha dato perfino fastidio. Mi pungicano delle parti del corpo insignificanti, mi sento inquieta, scomoda, magari dolorante. Certamente instabile.
¿Qué es que me duele? Para que estoy aquí? ... pues yo qué sé, dimmelo tu che sei il medico o no? Ma non voglio sapere cosa mi stia facendo male, non sono interessata a sapere perchè sono venuta e perchè sono rimasta.
La risposta già la so. Ma non mi interessa, te l'ho già detto.
È come un fiume di ricordi quella tormenta di vecchie emails e messaggi che ha cullato la nottata di ieri. Saluti, racconti, pensieri e confidenze dal 2006 ad oggi, così casuali che ti sbattono il passato in faccia anche teneramente, non riesci a capire se è la nostalgia a controllare la tua mente o la tristezza per aver preso coscienza del tempo che passa, delle persone che sfuggono e i sentimenti che scivolano dalle mani.
Messaggi erotici di un amico, pensieri condivisi con un mezzo sconosciunto, racconti e confidenze tra amici nuovi e non, lontanissimi a volte, richiesta di calore e d'amore tra familiari separati da kilometri di distanza, pagine di un libro mai pubblicato e poesie d'amore vero e travolgente.
Dodici anni di un'esistenza, inverni ed estati passati come passa il tempo di bere un drink o fumarsi una sigaretta, viaggi a non finire, trasferimenti da un posto a l'altro come quando cambio i calzini...possibile che abbia vissuto così tanta vita? Possibile che tutto ciò e che tutti quei volti siano passati per il mio cuore e anima in dodici anni?
Come faccio ad uscire da un incantesimo che sembra avermi intrappolato? Perchè tutto si è bloccato? Perchè non apprendo nulla di nuovo? Perchè sento che l'anima si stia seccando ed il coraggio affievolendo? Perchè invidio chi continua a sfudiare e riesco a maledire quest'eclissi che vivo?

viernes, 7 de diciembre de 2012

Especial

Qué dulce fue tenerte cerca estos días. Tan dulce e intenso, que ahora te echo de menos. Me transmites respecto, confianza, alegría y sinceridad.
Eres como una ancla segura y presente, siempre tan preciso y puntual. Tu ser es el punto de apoyo, esa cuerda que cuelga de la nada cuando los esquemas de mi vida se caen, repetidamente se deshacen y todo se rompe en pedacitos.
Paralelas nuestras vidas van por caminos distintos y a la vez parecidos. Dos lineas que no dejan de juntarse cuando la perspectiva les permite acercarse.
Me confunden, te confunden. Te pierdes y me pierdo. En desequilibrio constate pero fuertemente conectados desde dentro, desde lo más hondo de nuestras almas, como cuando erábamos adolescentes rebeldes y soñadores. Ese vínculo que me ha devuelto el aire a veces...
Me alegro de haber vuelvo a encontrarte en aquel metro aquella noche. Me alegra haberte dejado entrar en mi vida tan especialmente que no podía ser de otra forma.