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El espacio para mis consideraciones, ideas,
desahogos, pensamientos, evasiones y
reflexiones...a veces pienso y otras fru-flu.

miércoles, 1 de febrero de 2012

Recorrendo media Italia en un Freccia Rossa

26.1.12 ... 
Lascio Venice con una sonrisa enorme, una stanchezza accumulata atroce, una soddisfazione piena sia per come me la sono cavata a livello professionale che personale. Sono contenta di essermi porsa come sempre, essermi messa in gioco, cioè essere comunque stata Francesca, senza ma e senza però, così come sono io, genuina, perseverante e comunicativa. Penso da dove vengo e ringrazio il cielo di avere fatto gavetta nel mondo della comunicazione e delle relazioni pubbliche ed istituzionali. Penso di essermi saputa pormi educatamente, socievole e soprattutto allo stesso livello dei vari interlocutori con cui ho interaggito, il carico non mi spaventa, nè i titoli nè i tallers eleganti o certi accenti o modi di dire sprezzanti o altezzosi. Spero di fare altrettanto bene a Florence.
Ripenso a questi tre giorni intensissimi e fatti di soprese. A cominciare dal primo hotel a Mestre, dove tutto è cominciato e poi passando per quella vista mozzafiato all'aprire la finestra del  Principe, ritrovarmi praticamente sul Gran Canal di VCE, con una camera in stile veneziano che mi ha fatto sentire fuori dal tempo e come una dama dell'Ottocento. Poi l'attraversata in vaporetto fino a San Marco, da togliere il fiato e farti girare la testa, tante gondole, tanti scorci irresistibili. Poi arriva il Bauer, per molti il migliore e più elegante hotel di Venezia, in un Palazzo signorile veneziano in piena laguna, ad un passo da Piazza San Marco. Un letto enorme tutto per me, una sala da bagno da sogno, una finestra sul canaletto...indimenticabile la prima colazione su quella terrazza davanti al Palladio, lì davanti timida e maestuosa quella basilica...quanta nostalgia ho sentito durante quella colazione...ed oggi la ciliegina sulla torta! ... un giro in motoscafo por VCE ed i suoi canali come una star di Hollywood, una lancha che mi accompagna all'hotel solo per prendere la valigia (impossibile descrivere la curiosità con cui il personale guardava verso la barca e mi ha poi sorriso riconoscendomi come la Francesca di Hotelbeds! Ahhaha!). Mancava James Bond ad uscire all'improvviso con i suoi occhiali scuri da sole per prendermi e portarmi via!
...alla fine quello che conta è l'esperienza in sè, il fragore di ciò che mi ha lasciato quel ricordo che però non ho potuto condividere con nessun altro, questa orbene è l'unica grande pecca.
Mi chiedi di rinunciare a tutto questo conoscere-vivere-conoscere, se posso averlo in solitudine? Beh...sola è tutto più triste, è tutto a metà... Fa bene averli questi momenti, perchè è certo, valgono tanto, tantissimo, però rabbrividisco all'immaginarmi tra dieci anni nuovamente su quella terrazza in un posto stra-lussuoso e nuovamente sola... non c'è nulla di più bello che condividere con gli altri certe esperienze mitiche ed irripetibili... fisso quindi il mio riflesso nel finestrino del treno e divento triste.

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